Un incontro che fa riflettere
Abbiamo incontrato un santo o un eroe?
Di certo Francois Ponchaud è un grande personaggio: letterato, ingegnere, inventore, ha dedicato la sua vita e le sue competenze non solo alla Chiesa ma ai più poveri fra i poveri. Missionario francese, da più di mezzo secolo in Cambogia, ha tradotto la Bibbia in Khmer.
Ci ha parlato per un’ora, in italiano, in una stanza vuota di un istituto a Phnom Pehn. Ci ha parlato della sua Cambogia ora così diversa e forse senza speranza. Abbiamo vissuto il suo senso di solitudine, misto a rabbia e ad amarezza. Le sue scuole non sa se avranno futuro. Il paese verrà “comprato” dai cinesi.
Può essere stato solo un momento di stanchezza – dovuto forse alla sua malattia, dovuto forse ad una vita di testimonianza in mezzo alla tragedia che ha coinvolto la Cambogia dagli anni Settanta – può essere stato solo un momento di debolezza di un “leone”.
Ponchaud ha creato una chiesa dove anche i buddisti si sentono a casa loro, ha costruito scuole, dighe, attrezzi per la terra e ha fatto un’infinità di bene. Può essere invece che sia stata una lucida analisi di un fine osservatore.
Sta di fatto che il desiderio di Ponchaud è quello di restare nella sua amata e contraddittoria Cambogia, non certo di abbandonarla.
Grazie padre Ponchaud,
Roberta e Elio